Siamo condannati ad amarci. Oppure a farci solo danno tutto il tempo, l'un l'altro, come imbecilli.

mercoledì 22 settembre 2010

Censure ridicole

La RAI blocca lo spot promozionale di “Parla con me”: 30 secondi in cui si vede Max Paiella che fa una parodia di Augusto Minzolini, il pregiato direttore di RAI1 che racconta le notizie taroccandole secondo le convenienze di chi ha più potere dei sudditi utenti del servizio pubblico. Nel promo il finto direttore del Tg1 dialoga con la Dandini che alla fine, delusa dalle sue affermazioni minaccia di chiamare il più brillante Mentana. Naturalmente NON è censura, secondo l’azienda: semplicemente “il promo, così congegnato (così congegnato..??), è INOPPORTUNO”, ha spiegato viale Mazzini; senza spiegare come avrebbe dovuto essere congegnato.
Il direttore del Tg1 avrebbe "negato il suo consenso alla messa in onda", in quanto "non avrebbe apprezzato" l’imitazione di Paiella, scrive oggi Repubblica.
E noi vorremmo domandare, a Minzolini (e alla RAI): ma allora quello era il VERO Minzolini, ripreso a sua insaputa in un momento di intimità? Oppure stiamo parlando di uno spot da lui stesso commissionato con soldi suoi a fini personali (come sponsor di se stesso) o per essere trasmesso su una sua tv personale e privata?
Se la risposta è una di queste due, niente da dire.
Ma se, come più probabile, stiamo parlando di un imitatore che sberleffa un personaggio pubblico sulla tv del servizio PUBBLICO, da quando in qua per trasmettere una sua imitazione tale servizio deve dipendere dall'autorizzazione dell'imitato?
Censure ridicole, ma non per questo meno tragiche.

APPUNTAMENTO A ROMA: 8 ottobre 2010, h. 11 davanti alla Rai, viale Mazzini.

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